Informazioni biografiche

Antonio Pasciuti nasce a Lacedonia. Per esigenze di servizio del padre, insegnante, si trasferisce a Santeramo in Colle sin dalla prima infanzia.

Iscrittosi all’Università di Bari, alla facoltà di Economia e Commercio, si laurea in Lingue Estere. Dopo alcuni anni di insegnamento, lascia la scuola per dedicarsi esclusivamente alla pittura, seguendo così una vocazione nota in lui sin dagli anni d’infanzia. Partecipa attivamente con mostre e concorsi, alla vita artistica nazionale ed internazionale. Viene conosciuto come “Il Pittore delle Murge”.

Dopo aver dedicato quasi tutta la sua vita al paesaggio della sua terra adottiva, la Murgia, ed allo studio del colore, fin dai primi anni duemila le sue opere sempre più tendono all'informale e all'astratto. Alcuni suoi simboli caratteristici del periodo figurativo in maniera inconscia sembrano ripresentarsi, rivisitati, quasi accennati, nella produzione artistica informale dei suoi ultimi anni.

Ad ogni modo, la sua resta una pittura molto personale e pervasa da un profondo amore soprattutto per il colore. L’artista muore il 4 marzo 2021 ad Acquaviva delle Fonti.






Antonio Pasciuti - Ieri e Oggi

“Si può quasi dire che sia davvero nato con la matita in mano. Da bambino disegnavo tutto ciò che potevo con a disposizione solo un quaderno ed una matita scolastica.

Diventato più grande avrei certamente scelto di iscrivermi a qualche istituto d’arte, ma i miei genitori, considerando la scuola artistica più adatta per ragazzi “scapestrati”, mi indirizzarono verso scuole più “serie”, così mi ritrovai presto Dottore in lingue estere, quasi controvoglia. Il mio amore era sempre stato il disegno e la pittura. Le mie prime tele dipinte furono, in un certo senso, astratte. Amavo ed ammiravo la pittura libera di Kandinskij e dei pittori americani del dopoguerra, ma gli studi universitari di lingua e letteratura francese presto mi portarono verso il paesaggio degli impressionisti Sisley e Pisarro.

Fino alla metà degli anni ’90 sono stato conosciuto soprattutto come paesaggista. Lusinghieri risultati li ho ottenuti con la Santerasmo Club d’Arte di Milano fin dalla fine degli anni ’70, vedendo accostati immagini di mie opere a quelle di grandi pittori come Fontana, Gattuso, Picasso, Campigli, Sironi, Piero Manzoni. (Espresso nr. 46 del 21 novembre 1982, Espresso nr. 45 dell’11 Novembre 1984, pubblicazioni Miners club degli anni ’90).

Ma la capillare diffusione delle mie opere le devo soprattutto alla Ricordi di Milano, che ha stampato e distribuito per decenni nel mondo miei Affiches (vedi Cataloghi Ricordi degli anni ’90). Per molti anni sono stato presente in tutti i villaggi valtour nelle gallerie Spagnoli di Firenze. Oggi sono presente un po’ da tutte le parti del mondo e vedendo in rete ci si può rendere conto personalmente di quanto qui detto. Da circa 15 anni, dopo aver fatto uno studio approfondito del colore e sulle armonie cromatiche, ho sentito il bisogno di tornare al primo amore della pittura informale ed astratta.

Di armonie ne ho catalogate ben 357. Sembra quasi impossibile, tenuto conto che anche i grandi pittori, che hanno speso la loro vita sulla ricerca del colore, mediamente hanno utilizzato o utilizzano una quindicina di armonie cromatiche nelle loro opere. La difficoltà maggiore si riscontra nel superare l’ostacolo della retina dell’occhio umano che non riesce a leggere le differenze inserite in una parte molto ridotta della gamma cromatica.

A questo proposito, a fronte di ciascuna armonia cromatica, ho realizzato un’opera unica 25x30 su cartoncino pesante. Il tutto rende l’idea di che mole di lavoro molto delicato ho dovuto affrontare (vedi monografia Antonio Pasciuti, Il Croma ed i suoi processi armonici, 2005). E’ un’opera completamente inedita e probabilmente mai affrontata prima da alcuno.

Oggi ritengo di aver raggiunto una piena maturità artistica, poiché alcuni simboli miei caratteristici del periodo figurativo, in maniera inconscia sembrano ripresentarsi nel mio informale.

Comunque la mia resta una pittura molto personale e pervasa da un profondo amore soprattutto per il colore.“


Montecatini Terme, Agosto 2017